Arrivederci Larry!
articoli e approfondimenti sulla morte di Larry Hagman

 

LA MORTE DI LARRY HAGMAN
Il volto sorridente della tv efferata
La pubblicità di Dallas definiva J.R. «l'uomo che amate odiare». Vocazione tardiva alla malvagità

da Corriere.it di ALDO GRASSO

Se dovessimo tracciare una fisionomia che incarni l'essenza crudele e malvagia della Tv; o meglio, se dovessimo dare un volto a tutti i discorsi che si sono consumati sulla cattiveria, sulla perfidia, sulla efferatezza della Tv; ebbene, quel volto non potrebbe essere che quello di Larry Hagman, morto a 81 anni per un tumore. La fortuna di Hagman coincide con Dallas, la serie tv lanciata nel 1978 dalla Cbs. Interpretava J.R (Geiar nella vulgata italiana), l'erede al trono petrolifero di Southfork Ranch, in quel di Dallas, Texas. «Se J.R. Ewing non avesse scelto una vita di assoluta cattiveria - era stato il commento di Time - e se questa parte non gli fosse andata a pennello, pochi spettatori si sarebbero preoccupati della vita di J.R.. Se l'erede più furbo della Ewing Oil non fosse stato circondato da un nugolo di parenti, tutti occupati a realizzare i loro desideri di soldi e di potere, in un complotto delirante nella sua complessità, anche J.R. sarebbe stato visto come un cattivo dei cartoons, come gli altri "cattivi" sempliciotti dell'ora di massimo ascolto».
 
I protagonisti di Dallas (Ap)I protagonisti di Dallas (Ap)
 
SCOPPIO RITARDATO - La sua vocazione alla cattiveria è stata, per così dire, tardiva. In gioventù Hagman aveva interpretato un numero considerevole di parti da attore brillante, tanto che Paul Mazusrky lo ha utilizzato nel film «Harry e Tonto». La sua è stata una fortuna a scoppio ritardato: pochi si erano accorti di lui prima che indossasse i panni di Geiar, in troppi badavano a lui - una volta divenuto famoso - per misurarne la distanza da Geiar. Il destino artistico aveva voluto che Larry Hagman fosse solo Geiar, «The man you love to hate», come recitava la pubblicità di «Dallas»: l'uomo che amiamo odiare. In quel ranch popolato di cattivi, dove ogni personaggio recitava la sua piccola «odissea del rancore»; in quel mondo degli affari dove ogni protagonista emergeva solo a colpi di tradimenti, odi, malvagità, Geiar era semplicemente il più cattivo di tutti. Non uno dei tanti «bad guy» che ci ha regalato la storia del cinema (come John Carradine in «Ombre rosse»), ma la malvagità in persona in uno scenario di corruzione, donne, sfrenatezze, alcool (sorte irriverente per uno che dovrà poi curarsi per cirrosi epatica).

FININVEST - Così cattivo che tutti lo amavano. Quando il 21 novembre 1980 si dovette finalmente dipanare il tormentone dell'estate «Who shot J.R.?» (chi ha sparato a J.R.?, slogan utilizzato persino in campagna presidenziale), più di 80 milioni di americani rimasero incollati al televisore per celebrare la presunta morte di Geiar. Che continuò invece a vivere, a recitare il suo ruolo di innamorato della cattiveria. C'è anche un destino tutto italiano nelle vicende di Geiar. La Fininvest, nei primi anni Ottanta, ha praticamente posto le basi del suo impero sulla fortuna di «Dallas», sapientemente strappato alla Rai. Ebbene, nella mitologia popolare, forzando i tratti somatici, per molto tempo Geiar e Silvio Berlusconi sono stati la stessa persona.

 

Addio a Larry Hagman, lo spietato “J. R.” di Dallas
da La Stampa.it
24 Novembre 2012
 
L’attore si è spento a 81 anni per una malattia incurabile
 
Los Angeles (California)
È morto all’età di 81 anni Larry Hagman, l’attore noto in tutto il mondo per la sua interpretazione di J.R Ewing, lo spietato petroliere della serie tv «Dallas». La famiglia ha reso noto che si è spento «serenamente» in un ospedale di Dallas in seguito alle complicazioni del tumore alla gola con cui combatteva da tempo.
Negli anni ’90 aveva già avuto un cancro al fegato e una cirrosi epatica dovuta al forte consumo di alcol.
Figlio di una nota attrice di teatro e cinema, Mary Martin, Hagman era arrivato al successo nel 1965 nei panni del maggiore Anthony Nelson nella sitcom «Strega per amore». Ma fu «Dallas» a dargli una grandissima popolarità: la serie tv lanciata nel 1978 dalla Cbs divenne ben presto un «cult» per milioni di spettatori con 357 fino al 1991, tradotta in 67 lingue e trasmessa in 90 Paesi. In Italia negli anni ’80 segnò la prima vera sfida delle tv commerciali alla Rai. J.R., con il suo cappellone da cowboy e gli stivali, era il cattivo che il pubblico amava odiare nella storia della ricchissima famiglia texana.
«Non riesco a ricordarmi con quante persone sono andato a letto, ho accoltellato alle spalle o ho spinto al suicidio», aveva raccontato Hagman del suo personaggio che all’inizio doveva essere secondario ma che lui aveva imposto come centrale rendendolo sempre più malvagio e crudele. Hogman aveva interpretato un invecchiato J.R nel sequel della serie che ha avuto successo negli Usa ma non in Italia, dove è stato ritirato dopo la seconda puntata.

 


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